25 APRILE 2018: Giornata di formazione e di fraternità
… Insieme a loro c’era Maria, la madre di Gesù (Atti 1, 14)
La Giornata di Formazione e di Fraternità per Consacrati ha avuto quest’anno un tono fortemente mariano. E la Madre non ha mancato di convocare attorno a sé i suoi figli provenienti da diversi continenti.
Mercoledi 25 aprile, oltre un’ottantina di consacrati si sono incontrati nell’accogliente Casa dei Missionari Saveriani di Tavernerio (Como). Italia, Danimarca, Congo, Burundi, Madagascar, Colombia, Messico, Filippine, India … i luoghi di provenienza dei partecipanti. Una bella rappresentanza dell’Ordo Virginum e dell’Associazione Comunità S. Spirito di Colda. Padre Luigi Zucchinelli, delegato della Vita Consacrata, che ha introdotto la giornata, ha ricordato anche la presenza “orante” delle Monache Benedettine, Visitandine e dei Monaci di Piona. Una festa di colori … una sintonia di cuori!
Nella mattinata, mons. Saverio Xeres, con l’abituale passione e competenza, ha svolto il tema: “La devozione mariana nella storia della Chiesa”. Un exursus storico essenziale, ma nel contempo profondo che ha coinvolto i presenti quasi facendo loro trattenere … il respiro!
L’agape fraterna ha visto il contributo “originale” dei convenuti con assaggi di cibi tipici dei vari continenti: non ci si è lasciati vincere in generosità …
Nel primo pomeriggio è stato proiettato il video preparato dal Centro Diocesano di Pastorale Giovanile “Frutti dello Spirito. Breve storia della Chiesa di Como” che ha spalancato agli uditori l’orizzonte della santità, solido fondamento della nostra Diocesi. In tale contesto, si è inserita meravigliosamente bene, la presentazione del Beato Francesco Spinelli, fondatore delle suore Adoratrici a cura di sr. Paola Rizzi, archivista della Congregazione. Don Spinelli sarà canonizzato entro quest’anno e proprio nella nostra Diocesi ha trascorso anni dolorosi e fecondi della sua vita santa.
In seguito, c’è stata una carrellata vivace animata da sr. Lina, scalabriniana. I Consacrati provenienti da diverse Nazioni, hanno presentato il proprio carisma “incarnato” in terre e in culture tanto diverse rispetto la nostra europea: impossibile non ammirare l’opera dello Spirito!
A conclusione, la Santa Messa concelebrata da diversi Religiosi. Padre Zucchinelli, durante l’omelia, ha sottolineato il valore e la bellezza di questi momenti di comunione e di fraternità: un segno profetico da offrire con semplice umiltà alla Chiesa locale ove la vita consacrata è chiamata ad “incarnarsi” e a vivere la propria missione. I canti sono stati ben animati dalle giovani Sorelle, Figlie di S. Maria di Leuca e il ritornello finale Jubilate Deo ha davvero riassunto e dipinto il clima dell’intera giornata.
Sono state parecchie le risonanze positive anche nei giorni che si sono susseguiti, ma ancora una volta è il riferimento alla Parola il miglior commento. “E’ stata una piccola Pentecoste” più di uno dei presenti ha sussurrato. Certo, non poteva essere che così in questo tempo post pasquale con la presenza di Maria accanto a tutti noi.
I Consacrati della Diocesi