Padre GABRIELE FERRARI,
Delegato episcopale per la Vita Consacrata
nella Diocesi di Como,
Via Urago, 15
22038 TAVERNERIO CO
Tavernerio 21 marzo 2021
Quinta domenica di quaresima
Carissimi,
non posso andare con il pensiero alle ormai prossime feste pasquali (tra quindici giorni sarà Pasqua) senza pensare a tutti voi, consacrate e consacrati della nostra chiesa di Como, ai quali da tempo sentivo il bisogno di inviare un saluto e un fraterno augurio.
Anche quest’anno, come l’anno scorso, siamo costretti a celebrare le feste pasquali in tono minore a causa della pandemia e dei vari lockdown.
Le nostre comunità sono state nuovamente chiuse, molti membri delle comunità hanno sofferto e in qualche caso la pandemia si è portato via qualche fratello o sorella.
Non è un mistero che questo tempo e l’imprevedibilità che l’accompagna ci fanno paura e ci impediscono di programmare le consuete attività. D’altra parte è giusto e doveroso che noi osserviamo con cura le misure di prudenza che ci sono suggerite.
È normale che tutto questo ci disturbi e ci faccia soffrire. Prendiamolo dalle mani della Provvidenza come comunione alla “morte di Gesù” che noi battezzati portiamo nel nostro corpo, ma che nella logica della Pasqua prepara e già anticipa “la vita di Gesù” che un giorno apparirà pienamente nella nostra carne mortale (2Cor 4,11).
In occasione dell’ultima riunione dei nostri Segretariati, lo scorso dicembre, speravamo che per Pasqua l’emergenza fosse finita e che si potesse pensare di riprendere le normali attività delle nostre associazioni (incontri e ritiri). Invece ci troviamo ancora nell’impossibilità di programmare la nostra vita di associazione.
Conserviamo la speranza di poterci incontrare nella tradizionale assemblea di settembre per dar il via alla nostra attività formativa. Sentiamo tutti il bisogno di incontrarci e di scambiare le nostre esperienze e coltiviamo la fondata speranza che, grazie alla compagna di generale vaccinazione che è ora in atto, ci si possa presto trovare insieme.
Suppliamo alla mancanza di incontri comuni per la nostra formazione, seguendo e ascoltando la parola illuminante di Papa Francesco che non manca di orientare la Chiesa e del nostro Vescovo Oscar.
Cerchiamo soprattutto di rimanere in sintonia con la vita della nostra Chiesa che ha ripreso, con grande speranza, pur nelle difficili attuali circostanze, i lavori del Sinodo. Questo è un avvenimento straordinario destinato ad aprire nuovi orizzonti alla vita pastorale della diocesi. Noi consacrati/e non possiamo rimanere ai margini della vita pastorale diocesana, indifferenti o presi dai nostri piccoli problemi interni.
Prima di chiudere questa lettera, permettetemi infine di ringraziare tutti voi per il ricordo e la vicinanza che mi avete riservato in occasione della mia recente ospedalizzazione in seguito all’ictus che mi ha colpito il 10 febbraio u.s. Per più d’un mese sono stato al Valduce prima e a Costamasnaga poi, dove sono stato curato e dove ho potuto godere della presenza delle Suore Infermiere dell’Addolorata che mi hanno trattato come meglio non avrei potuto desiderare.
Ora sono qui a casa mia in convalescenza fino al 9 aprile p.v. E’ stato per me di grande conforto sapere che molti e molte di voi pregavano per me.
Covid permettendolo, spero di riprendere la mia normale attività a vostro servizio e sconfiggere così la nostalgia che sento della nostra presenza. Vi rinnovo i miei più cordiali auguri di buona Pasqua e i sentimenti della mia riconoscenza.
p. Gabriele Ferrari